Home Il nuovo Dpcm: la Toscana per ora resta zona gialla, ecco cosa cambia per la vendita da asporto

Il nuovo Dpcm: la Toscana per ora resta zona gialla, ecco cosa cambia per la vendita da asporto


APPROVATO IL DECRETO LEGGE 14 GENNAIO 2021, N. 2 - “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e di svolgimento delle elezioni per l'anno 2021”.

Il Consiglio dei Ministri ha prolungato lo stato di emergenza per il coronavirus fino al 30 aprile, definendo le norme cui ci si dovrà attenere fino al 5 marzo e introducendo alcune novità.

La Toscana rimane per adesso in zona gialla.

Gli impianti sciistici non riapriranno almeno fino al 15 febbraio;

Riapriranno i musei dal lunedì al venerdì nelle regioni in zona gialla;

Palestre, cinema e piscine rimarranno chiuse fino al 5 marzo;

Sarà vietato l'asporto nei bar dopo le ore 18:00, anche in zona gialla, così come per tutte le tipologie di locali che rientrano nella categoria dei codici Ateco 56.3 e 47.25 (caffetterie, pub, birrerie, enoteche e altri negozi speicalizzati nella vendita di alcolici).

Fino al 15 febbraio è vietato recarsi nelle seconde case che si trovano fuori regione. Se si è residenti in una regione in fascia arancione è vietato andare nella seconda casa fuori Comune. L’unica deroga riguarda motivi di urgenza, ad esempio la riparazione di un guasto oppure per recuperare oggetti o materiale indispensabile. Lo spostamento deve durare il tempo di risolvere il problema;

Fino al 5 marzo sarà in vigore la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa;

Rimane la deroga sugli «spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia».

Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

INTRODUZIONE DI UNA FASCIA BIANCA

Il decreto legge prevede l’istituzione di un’ulteriore fascia di rischio, di colore bianco. Nelle regioni con «scenario di tipo 1 e livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti» scatta la fascia bianca e tutte le attività potranno essere aperte.



IL TESTO INTEGRALE DEL DPCM