Home Stop allo spegnimento diurno dei varchi telematici in centro storico, l'analisi di Confcommercio e Commissione

Stop allo spegnimento diurno dei varchi telematici in centro storico, l'analisi di Confcommercio e Commissione


L’ultimo giorno che vede in vigore la misura adottata dal Comune di spegnimento dalle 8 alle 20 dei varchi telematici in centro storico porta Confcommercio e la sua Commissione Città di Lucca a compiere un’analisi a tutto tondo sulla situazione che sta vivendo il commercio cittadino.

“Cominciamo col dire – si legge in una nota – che questa misura, così come strutturata dal Comune, si è rivelata incompleta. Come sottolineato più volte con forza dalla nostra associazione, che l’aveva richiesta per anni, non ha inciso come sperato sui flussi a vantaggio delle attività commerciali cittadine, a causa della mancata possibilità per i non residenti di poter parcheggiare all’interno dei varchi. Concedere il transito all’interno della Ztl, ma non la sosta, ha reso questa misura incompleta. Nei mesi scorsi avevamo fatto presente all’amministrazione questa evidente mancanza, in particolar modo all’assessore Celestino Marchini, ma la nostra richiesta di ricavare dei parcheggi all’interno dei varchi che dalle 8 alle 20 fossero anche a servizio dei non residenti fu respinta dallo stesso Marchini, nonostante avessimo presentato delle proposte concrete e di facile attuazione”. “Quando la misura fu introdotta – prosegue la nota –, inoltre, fu detto che esisteva la possibilità di prorogarla dal 31 agosto al 31 dicembre: oggi leggiamo che questo non avverrà, ma invitiamo l’amministrazione comunale a ripensarci. I varchi aperti, anche senza parcheggi ad hoc per i non residenti al suo interno, trasmettono infatti un segnale di apertura per chi vuol recarsi in città. E possono essere comunque a servizio di chi si sposta in 2 o più persone con la stessa auto, con il conducente che può entrare dentro la Ztl, scaricare i passeggeri e poi uscire. Ripetiamo, in questo modo la misura è incompleta, ma sempre meglio comunque di niente”.

“Il commercio cittadino – insistono Confcommercio e Commissione - continua ad attraversare un periodo molto complicato e la fine dell’estate certo non induce all’ottimismo. Già in questi giorni è apparso evidente agli occhi di tutti come basti un forte acquazzone per far ripiombare la città in una sorta di lockdown: strade deserte, nessuna persona in giro, flusso commerciale praticamente azzerato. E una delle cause principali di tutto ciò è la scarsa accessibilità alla città. Ecco perché è comunque importante mantenere l’accesso dentro ai varchi dalle 8 alle 20. Lo ripetiamo da anni e continuiamo a farlo: un’area commerciale lega la sua capacità di attrarre clienti, soprattutto nei giorni lavorativi quando le persone hanno meno tempo a disposizione, alla capacità di garantire parcheggi vicini e comodi ai negozi. L’assessore Marchini continua a negare questa evidenza, continuando una volta al mese a sfornare dati sui parcheggi che mettono in paragone quest’anno – periodo storico senza precedenti, con pochissimo turismo e una emergenza non ancora conclusa da nessun punto di vista – con il 2019, anno di piena attività turistica, facendo passare il messaggio che di parcheggi a stallo blu ce ne sono già anche troppi. Messaggio sbagliatissimo purtroppo, e fuori da ogni evidenza logica”.

“Qua – insistono Confcommercio e Commissione – serve una politica complessiva che miri davvero ad aiutare il commercio cittadino: dalla sosta e accessibilità, dunque, per arrivare sino alla conclusione da parte degli enti pubblici dello smart working, misura che toglie vita e vitalità a una città e che oggi, momento in cui tutte le attività private sono ripartite e le scuole stanno per fare lo stesso, appare più che mai insensato”.

“Ricordiamo a tutti – termina la nota – che pochissime settimane fa il Governo ha varato, all’interno del Decreto Agosto, misure che prevedono soldi a fondo perduto per le attività commerciali delle città ad alta vocazione turistica che abbiano perduto almeno il 33 per cento del proprio fatturato a causa dell’emergenza covid. Un elenco composto da 29 città di tutta Italia dove purtroppo figura anche Lucca. E che testimonia l’enorme gravità della situazione che la nostra città sta vivendo, anche se qualcuno sembra continuare a far finta di non vederlo”.