Home Il Tar dà ragione al Comune di Firenze sullo stop per 3 anni a nuovi ristoranti in centro storico: adesso tocca a Lucca

Il Tar dà ragione al Comune di Firenze sullo stop per 3 anni a nuovi ristoranti in centro storico: adesso tocca a Lucca

Esprime soddisfazione il sindacato Fipe Confcommercio, nell’apprendere la decisione del Tar della Toscana che, con sentenza depositata ieri (mercoledì) ha sostenuto la legittimità del provvedimento del Comune di Firenze con il quale è stata bloccata per un periodo di 3 anni l’apertura di nuovi ristoranti nel centro storico del capoluogo toscano.

“Una sentenza importante – si legge in una nota di Fipe – che conferma la fondatezza giuridica, oltre che sindacale, di quanto andiamo sostenendo da tempo: i centri storici di città come Lucca e Firenze vanno tutelati, non per difesa corporativa di una categoria, ma per far sì che mantengano quelle caratteristiche di architettura e decoro urbano che li rendono unici”.

“Questa presa di posizione del Tar – prosegue la nota Fipe – deve rappresentare un ulteriore stimolo e punto di appoggio anche per il Comune di Lucca, che può adesso completare il progetto di estensione della moratoria anche ai ristoranti e ai negozi di vicinato, sapendo di avere le spalle coperte da un pronunciamento di fondamentale importanza del tribunale amministrativo regionale”.

“In tema di moratoria – insiste la nota – giova ricordare velocemente alcuni passaggi: su pressione del sistema Confcommercio, il Comune di Lucca ha approvato all’inizio del 2016 lo stop a nuovi bar e paninoteche in centro storico, suddividendo quest’ultimo in due aree. Per una di queste due zone (la zona “B”, per la precisione) il termine del provvedimento è fissato per il 31 dicembre 2017, ovvero sia fra 10 giorni, ragion per cui Confcommercio nei giorni scorsi ha provveduto a protocollare una lettera con la quale richiede una proroga di tale termine di 2 mesi, in modo da poter arrivare poi a un nuovo provvedimento omogeneo che comprenda nella moratoria bar, paninoteche, ristoranti e negozi di vicinato, sul quale l’amministrazione sta lavorando”.

“Al di là delle motivazioni giuridiche e architettoniche – termina Fipe -, ci sono anche quelle di natura sindacale: il centro storico di Lucca negli ultimi anni ha registrato un autentico boom di attività legate alla somministrazione alimentare. Un boom di tali dimensioni da portare l’offerta ad esser nettamente superiore alla domanda, rendendo necessario un intervento che stoppasse questo fenomeno. Il percorso intrapreso è quello giusto, adesso attendiamo che il Comune lo completi al più presto”.